Città di Firenze
Home > Webzine > ''La beffa del grasso legniaiuolo'' con Carlo Monni al Teatro di Rifredi
giovedì 28 marzo 2024

''La beffa del grasso legniaiuolo'' con Carlo Monni al Teatro di Rifredi

29-12-2011
Dal 29 dicembre al 5 gennaio sarà in scena al Teatro di Rifredi lo spettacolo "La beffa del grasso legniaiuolo", riduzione di Angelo Savelli da testi quattrocenteschi, con Carlo Monni e Lorenzo Bolognesi, Andrea Bruno Savelli, Ludovico Fededegni, Leonardo Paoli e la partecipazione di Massimo Grigò e Massimiliano Galligani. Dopo la fortunata anteprima al Festival di Radicondoli la scorsa estate e le repliche nel suggestivo scenario del Cortile del Bargello, arriva sul palco di Rifredi questo acclamato e spumeggiante spettacolo per trascorrere le feste all'insegna della più schietta e nobile comicità fiorentina. A distanza di 25 anni, Carlo Monni torna nuovamente ad indossare i panni pirandelliani del pasciuto intarsiatore fiorentino, costretto dalla furbizia e dalla perfidia di Filippo Brunelleschi a credersi un’altra persona; un personaggio completamente nelle corde di un attore popolare ed originale come lui, non solo per il richiamo al tema della beffa feroce che da Boccaccio ad Amici miei ha sempre costituito uno dei pilastri della più schietta comicità toscana, ma anche per quel lato astratto e malinconico da vittima designata, capace di mettere in risalto anche i risvolti poetici e lunari del sanguigno artista campigiano. Questo nuovo testo, scritto da Angelo Savelli e messo in scena da Andrea Bruno Savelli, è una creazione originale basata sulle diverse edizioni in prosa ed in versi che ci sono pervenute intorno a questa celebre beffa, inglobando anche le testimonianze del Vasari e di altri contemporanei su alcuni dei protagonisti della beffa, come lo “sgraziato” Brunelleschi e gli “scapestrati” Donatello e Filippo Rucellai. Quello che ne risulta non è solo uno spettacolo divertente, dinamico e popolare, ma anche un curioso spaccato della vita fiorentina dei primi anni ruggenti del Rinascimento in cui nobili, artigiani ed artisti condividevano senza frontiere le stesse passioni, lo stesso gusto per la vita e per l’arte e mettevano le basi per la costruzione di quel l’inconfondibile “carattere fiorentino” fatto di intelligenza, gusto, cinismo ed ironia che ancora oggi caratterizza i più veraci rappresentanti di questa inimitabile città. Per informazioni: www.toscanateatro.it