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venerdì 26 aprile 2024

''Suicidi?'' con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio al Teatro Puccini

27-01-2012

Venerdì 27 e sabato 28 gennaio 2012 al Teatro Puccini di Firenze è in programma lo spettacolo "Suicidi?" con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Siamo in piena tangentopoli e due comuni cittadini italiani,giocando a fare gli ispettori, indagano su "3 suicidi eccellenti" di quel periodo:Castellari, direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell'Eni, Cagliari, presidente dell'Eni e Gardini,capo indiscusso della Montedison e maggior azionista dell'Eni. Perché le scene dei suicidi sono state alterate? Perché Castellari,Cagliari e Gardini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati?Hanno tutti e 3 un forte legame con L'Eni. E' solo una coincidenza? Il sistema uccide chi all'improvviso diventa inaffidabile? Non daremo presuntuosamente la soluzione a questi quesiti,ma insinueremo nello spettatore, con le testimonianze, gli interrogatori, le analisi compiute sul luogo del delitto, le perizie e le autopsie, il dubbio che questi suicidi possano forse essere anche degli omicidi, senza cadere nella retorica, ma usando l'ironia e la forza teatrale della rappresentazione. Nulla di ciò che viene rappresentato è inventato ma è tratto da documenti ,dichiarazioni e perizie ufficiali, raccolte con minuziosa scrupolosità dal presidente del tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi. Lo spettacolo "Suicidi?" è infatti tratto dal libro "3 Suicidi Eccellenti" di cui Almerighi è l'autore. Ma Perché riattraversare quel periodo? Perché riparlarne? Tutti sappiamo che era uso comune , in quegli anni, il "sistema" delle tangenti; il favore all'amico di partito, al sodale, alla persona "vicina" per ideologia e per appartenenza. Una mafia che si stringe attorno all'idea di Patria, ma che poi fa spreco di denaro pubblico. Una classe dirigente e politica che ha perso, se mai l'ha avuto, il senso dello stato, del "servire il popolo" ma che è invece terrorizzata dal perdere i propri privilegi, dal veder svanire il potere con i privilegi. E così montagne di danaro pubblico vanno in fumo fra gli anni settanta e gli anni novanta , indebitando lo stato, e quindi i cittadini italiani per i prossimi decenni a venire. Riattraversare quel periodo con queste tre vicende è anche un modo per capire che cosa è il nostro paese oggi e cosa continuerà ad essere negli anni , se questo "sistema"non verrà smantellato. Per informazioni: www.teatropuccini.it