Prosegue verso il gran finale la 6/a edizione di "Dei suoni i passi”, festival lungo la Via degli Dei, tra Firenze e Bologna, che si propone di restituire il sapore di luoghi e paesaggi da vivere a un’altra velocità. La manifestazione nata nel 2018 per connettere i territori appenninici e le zone interne, realizzata da Fondazione Fabbrica Europa con la direzione artistica di Maurizio Busia, propone un itinerario di incontri, concerti e spettacoli attraverso sei tappe in due weekend.
Dopo il saluto dello scorso sabato nel Santuario di San Luca a Bologna, Dimitri Grechi Espinoza ci accompagnerà verso la chiusura a Firenze domenica 26 ottobre 2025 al Rifugio Digitale, nell’ex tunnel antiaereo che si insinua per 33 metri all'interno della collina sotto Piazzale Michelangelo, ora galleria internazionale d’arte, con il progetto solista “Oreb” (ore 18 e ore 19, gratuito fino a esaurimento posti).
Tra Bologna e Firenze una costellazione di tappe che seguono idealmente i 120 chilometri tra le due città, percorribili in poco più di mezz’ora grazie all’Alta Velocità ma anche a piedi, in un cammino lungo i basolati romani della Flaminia Militare, tra boschi secolari di faggio e di castagno, che permette di immaginare un’alternativa alla frenesia quotidiana regalando uno sguardo da altre prospettive.
Da non perdere, l’incantautrice Cristina Donà con il produttore, musicista e co-autore Saverio Lanza in “Canzoni in controluce” a Barberino di Mugello (venerdi 24.10 ore 21, Teatro Corsini). L'artista torna al festival dopo essere stata protagonista nel 2023, portandoci in un percorso nel cuore del suo repertorio, per scoprire la forma essenziale, originaria delle sue canzoni (ingresso 10 euro, evento in collaborazione con Catalyst).
Segue il quartetto capitanato da Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia, in “Camerock” a Scarperia, Palazzo dei Vicari (25/10 ore 18.30, Palazzo dei Vicari. Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia. In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento, l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia ha consacrato nel 1981 un intero disco intitolato “Il ballo della lepre”. (gratuito fino a esaurimento posti).
Sostiene la Sindaca di Scandicci e consigliera metropolitana con delega alla Cultura Claudia Sereni: “Dei suoni i passi è un progetto che parla di bellezza e unisce in modo profondo la cultura e il territorio portando la musica e la letteratura a essere strumento di scoperta del cammino lungo la via degli Dei, ma anche strumento di ascolto e comunità. Un'iniziativa che vuole valorizzare le aree interne e i paesaggi meno conosciuti del nostro Appennino, fuori dai grandi centri, con uno sguardo e un approccio etico e attento, rispettoso. Sostenere progetti come questo significa investire in una visione nuova e inclusiva del nostro territorio, dove arte e natura si intrecciano per generare senso e appartenenza”.
L’evento ha il sostegno di Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze ed è realizzato in collaborazione con Comune di Firenze, Comune di Barberino di Mugello, Comune di Scarperia e San Piero, Comune di Firenzuola, Touring Club Italiano, Pro Loco Scarperia, Crinali, Toscana Produzione Musica, Appennino Sound, Catalyst, Librerie Coop Zanichelli Bologna, Teatro La Scaletta, Rifugio Digitale.
Dei Suoni i Passi è una proposta rivolta ai camminatori e ai ciclisti che si trovano sul percorso, ma anche agli abitanti della zona e a chi preferisce raggiungere direttamente i luoghi che ospiteranno le performance. Musiciste, musicisti, attori, autrici che dalla sua nascita, nel 2018, hanno condiviso la poetica della manifestazione - Enrico Rava, Nada, Lucio Corsi, Andrea Appino, Bobo Rondelli, Emma Nolde, Paolo Benvegnù, Vasco Brondi, Rosa Brunello, Massimo Zamboni ed Elio Germano, solo per citarne alcuni - hanno sposato l’idea di un modo diverso per vivere la musica e l’ambiente, che mira a uscire dalla logica dei grandi centri per far scoprire, attraverso un approccio etico e attento, ecosistemi e territori meno battuti. Realtà da conoscere e da coinvolgere nel rispetto di chi le abita, per rendere l’iniziativa stessa efficace e offrire una ricaduta di medio e lungo termine sulla comunità.
Per ulteriori informazioni: https://fabbricaeuropa.net